martedì, maggio 22, 2007

L'interista BORRELLI CI RIPROVA

E' primavera inoltrata e come tradizione Maggio porta con se una nuova inchiesta contro la Juve.

Jaki e Lapo credevano che porgendo l'altra chiappa il "sistema inter" si sarebbe considerato appagato ed avrebbe lasciato in pace la Juve (ovviamento dopo lo scippo di due scudetti). Ma gli sbirri interisti, come dei picciotti mafiosi, ora sono tornati dai Ram Polli per esigere di nuovo il pizzo.

Riportiamo da un'agenzia di stampa di oggi:
"In via Po, nell'ambito degli interrogatori relativi a calciopoli-bis (avete capito bene, poi verrà tris, etc. n.d.r.), è stato il giorno di Massimo de Santis. L'arbitro è tornato a smentire, davanti all'ufficio indagini, il suo coinvolgimento nel sistema Moggi, affermando di non aver mai avuto colloqui telefonici con l'ex DG bianconero e di non aver ricevuto alcuna sim svizzera. Borrelli al termine della giornata di lavoro ha affermato che c'è ancora tanto da fare."
In sostanza non avendo trovato una sola prova, che sia una (!) nella precedente inchiesta, Torquemada Borrelli si darà "tanto da fare" nella seconda per sostenere falsità e mantenere vivo il movimento anti-Juve in barba ad ogni concetto di giustizia (cosa non sorprendente per uno che è cresciuto a pane e istruzioni da Mosca).

Ovviamente gli azionisti si pregustano già una seconda sessione di sodomizzazione sportiva.

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