venerdì, novembre 30, 2007

THE WAY WE WERE

domenica, novembre 25, 2007

LAPO HA TIFATO PALERMO











JUVENTUS - PALERMO 5-0 (Guarda il video)

RETI: 29' p.t. Trezeguet, 41' p.t. Iaquinta, 26' s.t. Del Piero, 30' s.t. Marchionni, 47' s.t. Del Piero (rigore)

JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Criscito, Molinaro; Camoranesi (27' s.t. Marchionni), Zanetti, Nocerino, Nedved; Iaquinta (23' s.t. Del Piero), Trezeguet (32' s.t. Palladino)
A disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago
Allenatore: Ranieri

PALERMO: Agliardi; Zaccardo, Barzagli, Biava; Diana, Simplicio, Guana (31' s.t. Migliaccio), Caserta (1' s.t. Cavani), Pisano; Brienza (15' s.t. Bresciano), Amauri
A disposizione: Fontana, Rinaudo, Cassani, Tedesco
Allenatore: Colantuono

AMMONITI: 44' p.t. Criscito, 8' s.t. Nocerino, 8' s.t. Simplicio, 9' s.t. Amauri, 25' s.t. Pisano

ARBITRO: Saccani di Mantova

sabato, novembre 24, 2007

TOCCHIAMO FERRO

Lapo è tornato a parlare di Juve e ha perfino minacciato di tornare all'Olimpico per Juve-Palermo...! Un consiglio per gli amici Juventini: domani sera, prima della partita, dovunque sarete - allo stadio, davanti alla TV o con l'orecchio incollato alla radio - procuratevi del sale, tre spicchi d'aglio e un peperoncino forte. Poi, toccando tutto il ferro che trovate a portata di mano, ripetete tre volte "Lapo tifa Palermo".... "Lapo tifa Palermo"... "Lapo tifa Palermo"...

Ecco uno stralcio dell'intervista di "Slappo":
« Da tifoso mi auguro che vinca lo scudetto, gli uomini per far bene ci sono. Se la Juve conti­nuerà a lottare come ha fatto nella partita con l’Inter, con lo stesso spirito, allora andrà lonta­no. Ha mostrato doti e capacità di sofferenza, tecnica e cuore. Non vedo l’ora di andarla a ve­dere, torna il campionato e ci propone due gran belle sfide. La prima col Palermo, una sfida dal valore particolare perché rappresenta un po’ la mia seconda squadra dopo la Juve, Poi ci sarà il Milan, una partita un po’ più difficile perché ha un organico che fa paura. Comunque questo è un campionato difficile e le sorprese sono die­tro ogni angolo » .

domenica, novembre 18, 2007

GIU' IL CAPPELLO!

16 novembre 2007, data storica per Julio Gonzalez, perché rappresenta l’inizio della sua seconda vita. Il ritorno al calcio giocato. E non poteva andare meglio dopo due anni di assenza a causa della perdita di un braccio. Titolare nel Tacuary (che ha pareggiato 1-1 con l’Olimpia Asuncion) con la maglia n. 29 (una sorpresa), si è presentato accompagnato dal figlioletto Fabrizio, mentre il fratello Sergio Gonzalez, terzino sinistro nella stessa squadra, aveva gli occhi lucidi. Foto di rito, emozione palpitante e poi finalmente a far sul serio.
Julio è stato in campo un’ora, ha toccato pochi palloni ma per la generosità è come se avesse giocato per tre, rincorrendo gli avversari fino a centrocampo. E in quel poco che ha fatto ci ha messo qualità, come quando si è ritrovato di fronte il toro Acuna (una carriera ragguardevole in Argentina — Boca e Independiente — e in Spagna — Deportivo e Saragozza) e al quale si è presentato con un tunnel delizioso. Applausi. E folla in rivolta, invece, quando l’arbitro gli ha fischiato un fallo di mano. Un’ora, dunque, perché al 15’ della ripresa ha lasciato il posto a Fatecha. Tutti in piedi ad applaudirlo.

venerdì, novembre 16, 2007

LA NOSTRA CROCE

«Se non tenessimo conto di alcuni incidenti arbitrali, la Juventus sarebbe molto vicina all’Inter»... è questo il rimpianto di Giovanni Cobolli Gigli. (La Stampa.it)

«Se non tenessimo conto di Ibra e Vieira, la Juve sarebbe ancora un miraggio per l'inter»... è Giovanni Cobolli Gigli la croce degli Juventini... veri. (ndr.)

lunedì, novembre 12, 2007

COME IL 2 DI PICCHE

Briscola anyone?

Purtroppo alla dirigenza Juventina non rimane che giocare a briscola, perchè quando di calcio si tratta contano come il 2 di picche.

Il caso vuole che a far risaltare la totale assenza di peso della nuova Juve sia nuovamente il Parma.
La prima volta circa tre mesi fà, quando il Coniglio Giglio interista venne clamorosamente trombato per un posto nel consiglio di Lega nonostante l'appoggio di Mo Ratti (cosa già di per sè scandalosa ed inaccettabile per i veri Juventini!). Gli altri presidenti di Lega gli preferirono il presidente del Parma, una scelta senza dubbio saggia.
La seconda volta oggi, giorno in cui la Juve ha pareggiato a Parma subendo gli ennesimi torti arbitrali. Per essere imparziali citiamo "La Moviola alla Radio" di RAI Radiouno: "il Parma apre le marcature su rigore e con questo la Juve è la squadra che ha subito più rigori contro di tutto il campionato", e ancora "sul finire l'arbitro annulla il terzo gol di Iaquinta per un presunto spintone ai danni di un difensore, che però è inesistente, il gol era quindi regolare".

E' da questi soprusi che ci difendeva un certo Moggi, ma è nel ruolo di vittima che ci preferiscono vedere gli El Can ed il loro fidato Conigli Gigli.

DURI A MORIRE

Fateci caso, i cronisti, anche i meno faziosi, ormai non hanno più il coraggio di dire che un rigore contro la Juve è fasullo, anche quando lo è innegabilmente come quello che è stato concesso ieri pomeriggio al Parma. Sentite ad esempio con quale leggiadria Carlo Nesti liquida l'episodio del non intervento di Cristiano Zanetti su Reginaldo: “un fallo abbastanza ingenuo di Zanetti su Reginaldo consente agli Emiliani di battere un calcio di rigore”

Che classe reverendo Nesti…!



PARMA - JUVENTUS 2-2 (Guarda il video)

RETI: 43' p.t. Gasbarroni (rigore), 12' s.t. Pisanu, 31' s.t. Legrottaglie, 36' s.t. Iaquinta

PARMA: Bucci; Coly, Falcone, Rossi, Castellini; Pisanu (32' s.t. Morfeo), Morrone, Cigarini, Gasbarroni (24' s.t. Dessena); Reginaldo (42' s.t. Matteini), Corradi
A disposizione: Pavarini, Zenoni, Parravicini, Paponi
Allenatore: Di Carlo

JUVENTUS: Buffon; Grygera (19' s.t. Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Criscito; Camoranesi, Nocerino (13' s.t. Tiago), Zanetti, Palladino; Del Piero (1' s.t. Iaquinta), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Almiron
Allenatore: Ranieri

AMMONITI: 14' p.t. Legrottaglie, 30' p.t. Morrone, 13' s.t. Pisanu, 25' s.t. Camoranesi, 35' s.t. Palladino, 49' s.t. Criscito

ESPULSI: 33' s.t. Chiellini, 33' s.t. Morfeo, 47' s.t. Coly

ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto

sabato, novembre 10, 2007

QUANDO SI DICE "PARLAR CHIARO"

Non si è fatta attendere la reazione di Giovanni Cobolli Gigli nei confronti di Minimo Moratti dopo le accuse e le basse insinuazioni che quest’ultimo, con l’onestà che lo ha reso famoso nel globo terracqueo, aveva dispensato a Pavel Nedved:
"Credo che Nedved sia triste per quello che è stato detto e scritto - ha detto il coniglio scendiletto di Moratti - Pavel è Pallone d'Oro e ha commesso solamente un fallo di gioco".
Complimenti presidente, non gliele hai proprio mandate a dire…!!!

(Reference: "PAVEL NEDVED E LUI... SFIGO" su "inter? NO, GRAZIE!")

lunedì, novembre 05, 2007

UNO SU MILLE CE LA FA'

Guarda l’eurogol con cui Giovinco ha regalato il pareggio all’Empoli, ieri in Empoli-Roma 2-2, e ascolta i dialoghi nello studio della DS.






Fabio Capello (mette in dubbio l’intenzione di Giovinco di aver cercato la porta): “il portiere… com’era posizionato Doni, da quella distanza lì … ma!… sai, su mille tiri ne fai uno…. Anche più di mille…”

Massimo De Luca: “ecco il millesimo...!”

Andrea Vianello: “però Giovinco è un talento pazzesco...!”

Capello: “assolutamente un grande talento… ed è molto bravo a calciare le punizioni…”

Vianello: “ed è Juventino pure, purtroppo…”

De Luca: “si, come Marchisio… come De Ceglie...”

Capello: “io credo che questo giocatore, non so se l’ho già detto, può diventare il nuovo Zola. E’ piccolino, bisogna aspettarlo un po’, che si irrobustisca… ma le qualità sono quelle…”

Uno su mille ce la fà... e viene dal vivaio della Triade...!!! (ndr.)

domenica, novembre 04, 2007

NON PASSA LO STRANIERO











JUVENTUS-INTER 1-1 (Guarda il video)

RETI: 41' p.t. Cruz, 33' s.t. Camoranesi
(ascolta il commento dei gol in diretta di Bonino/Brosio)

JUVENTUS: Buffon; Grygera (33' s.t. Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Palladino, Nocerino, Cristiano Zanetti, Nedved (16' s.t. Iaquinta); Del Piero (25' s.t. Camoranesi), Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago.
All. Ranieri.

INTER: Julio Cesar; Maicon (41' s.t. Dacourt), Cordoba, Samuel, Chivu; Figo (17' s.t. Burdisso), Javier Zanetti, Cambiasso, Cesar; Ibrahimovic, Cruz (20' s.t. Suazo).
A disposizione: Orlandoni, Maxwell, Solari, Crespo.
All. Mancini.

AMMONITI: 9' p.t. Nocerino, 18' p.t. Figo, 11' s.t. Nedved, 21' s.t. Burdisso

ARBITRO: Rocchi di Firenze

E' UFFICIALE: LAPO PORTA SFIGA

Le intuzioni di marketing e le visioni "stupefacenti" di Slappo El Can hanno portato non poca sfiga alla Juve, ma alcuni stolti hanno incolpato Moggi e non il Ram Pollo. Ebbene da oggi esiste la controprova pubblica che Lapo è un Re Mida al contrario, che invece dell'oro trasforma tutto quello che tocca in "polvere". La vittima sacrificale è il Dottor Rossi (nella foto con Robert de Niro) che da quando si è bardato di una tutina FIAT in stile felpa di Lapo non è più riuscito a vincere nulla. Addirittura clamorosa l'ultima gara della stagione nel GP di Valencia conclusasi con ben tre fratture alla mano e la fusione del motore, chiudendo così al terzo posto nel campionato piloti!

Trattandosi di un interista conclamato non gli facciamo neppure gli auguri.

sabato, novembre 03, 2007

INTERVISTA "BARBARICA" A LUCIANO MOGGI

Intervista scoppiettante di Luciano Moggi a "Le invasioni barbariche" condotto da Daria Bignardi. La conduttrice partendo dalle pagine del libro scritto da Moggi, "Un calcio nel cuore", ha chiesto al suo ospite come si è sentito in quel famoso momento di più di un anno fa.

"Mi sentivo come un treno deragliato, parlavo solo con me stesso. Avevo paura di uscire di casa perchè non sapevo come potevano prenderla i tifosi. Poi ho reagito, anche con cattiveria, in maniera brusca, sebbene avessi pensato anche di farla finita, ma di fronte alla famiglia che dovevo proteggere, ho reagito"

Alla domanda sulla furbizia, Moggi risponde: "Furbizia è qualcosa che nel calcio deve esistere. Gestendo una squadra ad alti livelli bisogna sempre guardarsi alle spalle. Ci sono interessi notevoli. Io ho sempre ho vinto con la squadra più forte. In Italia-Francia a Berlino c`erano nove giocatori comprati dal sottoscritto."

Allora è bravura ? ... "Non so se è bravura, ma non chiedere soldi ad azionista di riferimento e vincere sempre forse lo è".

Daria Bignardi parla di luoghi comuni: cupola del calcio, padrone del calcio: "La cupola è ridotta a due persone: Giraudo e Moggi e che cupola è ? risponde Moggi. Lo sport è un'industria che diventa sempre milgiore quando la squadra vince. Il calcio non e` sporco, è un business e i manager si industriano perche` ci sia attività che sviluppi il prodotto. Bisogna essere abili nel gestire e scappare dalle intercettazioni. L'inter non vinceva, è bastato comprare Ibrahimovic che fa squadra da solo e ora vince. Ibrahimovic ce l'avevo io e se c'ero ancora non l'avrei ceduto all'inter".

La giornalista legge poi una frase attribuita ad Angelo Peruzzi, ex portiere della Lazio e della Juventus: "Moggi era il pastore con il suo gregge che faceva pascolare le sue pecore e brucavano senza chiedersi se era erba buona o cattiva, ma eravamo contenti comunque...". A questa frase Moggi risponde: "Peruzzi tutte 'ste cose insieme non le mette..." e poi prosegue "Bisogna avere il carisma nel calcio, per sapersi far rispettare. Una società forte protegge i suoi giocatori. Io ho sempre protetto i miei giocatori e la mia squadra e forse ho pagato proprio questo" .

Perchè ce l'hanno tutti con lei? "Probabilmente ho fatto bene, probabilmente ho vinto troppo. Non sono un angelo, ma ci sono altri diavoli, più diavoli di me. Ci sono gli spioni illegali, i pedinatori che adesso dicono che gli arbitri arbitri sbagliano in buona fede. Due parole che non c'entrano niente in questo periodo dove gli arbitri hanno sbagliato più di sempre" . A questo punto la Bignardi insiste, chiedendo di dire apertamente i nomi degli "spioni": "Telecom e Moratti per difendere l'inter - risponde secco Moggi - Nelle mie telefonate mi trovi delle telefonate ad arbitri? Parlavo col designatore ma non era vietato e chi ci parlava più di me, era proprio l'inter".

La conduttrice accusa Moggi di usare dei modi "da padrino" e Moggi risponde: "A difendersi si diventa arrogante". A questo punto le domande si fanno più soft e toccano argomenti più tranquilli, come un giudizio su Maradona: "Maradona era bello, simpatico e una grande giocatore. - dice Moggi - A Napoli ho dato ciò che non aveva. Con me sono arrivati giocatori che hanno fatto il ciclo del Napoli. Non sapevo che si drogava, ma vedevo comportamenti sbagliati. In campo cancellava quello che si diceva di lui" .

L'ultima domanda: nella prefazione del suo libro c'è scritto: "sta a voi comprendere se Moggi è diavolo o solo il più furbetto tra i furbetti", le sta bene? "Più furbetto ci sto perchè vuol dire che sono stato bravo, ma non è un reato... In 12 anni di attività la Juve ha vinto ed è stato il difetto maggiore".

Ancora una domanda: Juventus-inter, chi vince? "Spero la Juventus, ma l'inter è obiettivamente più forte".

Da leggere: "me lo regge per favore?" (dal blog "venti9")


giovedì, novembre 01, 2007

TRE ZEGUET E TRACCE DI TIAGO

...oltre all'insostituibile Cristiano Zanetti.








JUVENTUS-EMPOLI 3-0 (Guarda il video)


RETI: 6' s.t. (rigore), 17' s.t. e 25' s.t. Trezeguet

JUVENTUS: Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito; Molinaro; Salihamidzic (40' s.t. Marchionni), Zanetti, Tiago, Palladino (28' s.t. Camoranesi); Iaquinta (Del Piero 14' s.t.), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Zebina, Almiron, Olivera
Allenatore: Ranieri

EMPOLI: Balli; Raggi, Piccolo, Marzoratti; Antonini (18' s.t. Abate), Marianini (10' s.t. Giovinco), Marchisio, Moro, Tosto; Vannucchi (20' s.t. Volpato); Saudati
A disposizione: Bassi, Ascoli, Rincon, Pozzi
Allenatore: Cagni

AMMONITI: 33' p.t. Marianini, 5' s.t. Balli

ARBITRO: Celi di Campobasso