sabato, ottobre 23, 2010

ONORE AGLI ALFIERI DELLA SIGNORA

Leggi questo splendido articolo di Giampiero Mughini da "Libero" del 22 Ottobre 2010. Clicca QUI

lunedì, settembre 06, 2010

LA FORMICA ATOMICA

Quelli che oggi si chiedono come la Juve abbia potuto cedere un talento come Sebastian Giovinco sono gli stessi che quando Giovinco era alla Juve dicevano che era troppo piccolo e via discorrendo. 
I milanisti poi sono specializzati… se la Juve ha un talento, quelli stanno tutto il tempo a dargli della scamorza, del soldo di cacio eccetera eccetera, poi quando lo cedi… subito a dargli della formica atomica. 
Prendi uno come Ibra, finchè era alla Juve guai a paragonarlo a Mark Hateley... ti mettevano al bando! Adesso in quattro e quatr'otto calza gli scarpini meglio di Van Basten e via discorrendo. Non c'è niente da fare... è il loro marchio di fabbrica... ma giuro su dio che non me ne importa più di tanto.
Però se volete saperlo la cessione di Giovinco è stata un’emerita cafonata, almeno per noi...

martedì, agosto 31, 2010

APPELLO A MASSIMO ZAMPINI

Vedere Massimo Zampini tra gli ospiti di trasmissioni come QSVS sinceramente ci fa male.
Non è li che può difendere la Juve... li non glielo lasciano fare. Quella è un’arena dove se sei Juventino sopravvivi solo se sei disposto a fare il clown. Al contrario le persone intelligenti e di talento come Massimo le fanno intervenire solo per farle passare per “vuote”… e il più delle volte ci riescono bene: ti piazzano vicino un provocatore prezzolato (e a QSVS hanno solo l’imbarazzo della scelta...) che ti parla sopra non appena apri bocca e a quel punto hai solo due via d’uscita: sbraitare più del provocatore o abbozzare come abbiamo visto fare stasera a Massimo.

Dacci retta Massimo, impiega meglio il tuo tempo e lascia perdere parrucchino Ravezzani e i suoi compari.

Tuoi affezionatissimi Juventiniveri.

PS. Su Borriello siamo d'accordo... a meno che con lui non arrivi anche Belen...!

mercoledì, agosto 25, 2010

RIBELLARSI E RIBELLARSI ANCORA...

Con questa è la seconda sera di fila e se vanno avanti così, parola mia, prima o poi ci resto secco. Ma secco per davvero non quello dei bidoni alla Juve...
Di che parlo? Non so voi ma io quando vedo John Elkann in TV mi deprimo perché penso alle cose più brutte di questi ultimi 4 anni, compresi i 25 milioni per Felipe Melo eccetera eccetera.
Quando l’ho visto avevo già la mia classica espressione di quando vedo John Elkann in TV, con tutto che avrei potuto cambiare canale. Invece sono rimasto li incollato, non lo nego. Ho pensato che anche per uno che non può vedere John Elkann come me sarebbe stato da stupidi non ascoltare almeno le prime parole e tutto quanto.
Non mettetevi in testa che fosse proprio John Elkann a parlare. Per niente. La sua faccia era nell’angolo in alto a sinistra, la solita espressione di chi non ha niente da dire e tutto quel che segue.
«John Elkann alza il tono della polemica rispondendo per le rime al presidente dell’inter che aveva detto di preferire una squadra multietnica a chi comprava le partite…» legge tutto d'un fiato il giornalista del TG1… 
«l’inter non ha mai saputo perdere e non ha ancora imparato a vincere…» è la replica di John… che mi mangio un bue se questa replica non è uscita da qualche commento su Ju29ro o su Uccellinodidelpiero...
Con questo non voglio dire che John abbia passato la mattinata a navigare su Internet con un occhio alla porta per non farsi impallinare da quello stramaledetto ficcanaso di Sergio, ma certo non mi stupirei e comunque non me ne importerebbe un granchè se, come dice il gladiatore in quel film di Robin Hood, l’importante è  “ribellarsi e ribellarsi ancora finchè gli Agnelli diverranno Leoni”…

sabato, agosto 21, 2010

GARANZIA HODGSON

Ci sarebbe un altro motivo per accogliere con entusiasmo la conferma del passaggio di Alberto Aquilani alla Juve: il fatto che la cessione (prestito gratuito con riscatto fissato a 16 milioni) è stata autorizzata da Roy Hodgson, lo stesso caro vecchio Roy che all’inter di qualche anno fa aveva dato il via libera per la cessione di Roberto Carlos al Real. E allora, dice il poeta: "come si fa a non essere ottimisti?"...

giovedì, giugno 24, 2010

POVERA MAMMA

La cosa che più ci addolora dell'eliminazione dell'Italia è il calo di ascolti che le trasmissioni sportive di "mamma" Rai incasseranno da qui alla fine del mondiale...

sabato, maggio 29, 2010

39

29 maggio 1985, avevo undici anni, me lo ricordo bene.

La mia squadra deve vincere la Coppa dei Campioni. Questa volta non puo’ sfuggirci, siamo i più forti. Il giorno dopo c’è la scuola ma so che i miei mi faranno fare tardi, tanto non sarei riuscito a dormire. A casa siamo tutti juventini: papà, mamma, mio fratello. La partita l’ho già giocata nel pomeriggio con il mio pallone, e la sera prima di andare a dormire con la mia immaginazione, come sempre interpretando la parte di tutti i giocatori. La fantasia ti fa volare, qualche anno più tardi avrei scoperto che la realtà la può anche superare.

E’ una di quelle partite di cui parlano tutti, in Veneto poi… E’ pieno di juventini come noi. Eppure Juventus-Liverpool, finale di Coppa dei Campioni 1984/85 dallo stadio Heysel di Bruxelles, la vediamo a con un tifoso dell’Inter: è un collega, caro amico di mio papà, che ci aveva invitato a cena. Una bella occasione per stare insieme e per fare festa, a casa di un amico e non certo di un “avversario”…

Tutto il bello del calcio e della passione per una squadra, per me, sta tutta in quell’attesa. Tutto il brutto, quanto di più drammatico si possa immaginare, sta tutto in quello che è accaduto dopo.

Ricordo una cena consumata in pochi minuti per correre a giocare con il figlio degli amici dei miei, prima del calcio d’inizio. Ricordo una partita che non comincia mai, mentre “i grandi” sono a tavola, con gli occhi fissi alla televisione, la voce per me lontana di Bruno Pizzul che rivela a milioni di spettatori quello che sta accadendo. Io sono di là a giocare. Solo più tardi mi spiegheranno, comincerò a capire dove può arrivare la follia, la bestialità, ma anche l’irresponsabilità degli uomini. Torniamo a casa tra il primo e il secondo tempo. La partita era inizita, poco contava ormai.

Ma quale partita. Vinciamo la Coppa, sì. Ma all’Heysel sono morte 39 persone, di cui 32 italiani, juventini che volevano festeggiare, come me e la mia famiglia. Come noi, potevamo esserci noi.

Adesso sono il capitano della Juventus. Sono passati venticinque anni, da diciassette sono dall’altra parte, non più tifoso ma protagonista. Oggi ricorderemo le vittime di quella tragedia. Lo farò non soltanto da giocatore della Juventus, ma da tifoso, da bambino di undici anni che sognava di giocarla, quella finale.

Non la dobbiamo mai dimenticare. E in particolar modo noi che abbiamo la fortuna di indossare questa maglia - per un minuto come per una carriera – dobbiamo rivolgere un pensiero a quella partita mai iniziata e a chi per quella partita, per quella passione, per la Juventus, ha perso la vita.

Alessandro

(da www.alessandrodelpiero.com)

mercoledì, maggio 05, 2010

MAURO GERMAN

Tiferemo Mauro Camoranesi qualunque maglia (eccetto voi sapete quali…) indosserà dalla prossima stagione. E il sangue ribolle già nelle vene prevedendo un altro "affare" da 4 milioni di Euro pagabili in 3 anni…

venerdì, aprile 16, 2010

MIRACOLO A MILANO

Al Meazza l'inter degli indossatori e degli onesti vince per 2 "goals" a zero contro questa Juve:

1' Iaquinta calcia in porta. Il portiere non si fa sorprendere.
3' Iaquinta incappa nel fuorigioco.
5' Marchisio cerca il gol senza fortuna
19' Iaquinta becca il primo cartellino giallo.
20' Melo si becca il giallo. Gli costerà uno stop nella prossima partita.
21' Primo giallo a Sissoko.
23' Juve in avanti ma Del Piero si fa cogliere in fuorigioco.
37' Secondo giallo a Sissoko: espulso.
41' Zac sostituisce Del Piero con Poulsen.
43' Iaquinta calcia in porta. Il portiere non si fa sorprendere.
49' Poulsen cerca la rete con un tiro che non trova la porta.
51' Iaquinta si fa pescare in fuorigioco.
58' Iaquinta si fa ripescare in fuorigioco.
60' Diego batte, senza successo, un corner dalla sinistra.
60' Cannavaro di testa non impensierisce la difesa avversaria.
63' Cannavaro ci riprova di testa ma non centra la porta.
63' Iaquinta viene colto ancora in fuorigioco.
71' Ci prova Grosso, ma il tiro non risulta producente.
72' Zac cambia Iaquinta con Amauri.
75' Cartellino giallo a Chiellini.
78’ Salihamidzic sostituisce Marchisio.
88' Juve in avanti con Diego che calcia in porta. Il portiere non si fa sorprendere.

venerdì, aprile 02, 2010

VUOI VEDERE CHE RIVINCIAMO I MONDIALI?

Riportiamo in versione integrale l' articolo "Moratti e Galliani: ecco le telefonate nascoste", apparso ieri sul quotidiano Libero a cura di Fabrizio Biasin.

Andiamo per gradi. Il processo sportivo più famoso che c’è è conosciuto con più nomi: qualcuno se lo ricorda come “Moggiopoli”, altri preferiscono ricordarlo come “Calciopoli” senza però spostare di un millimetro lo sguardo dall’unico “colpevole”. Sempre Moggi, ovviamente. “Ma il tempo è galantuomo” diceva e ripeteva il signore in questione e, forse, aveva ragione lui. Continua...

martedì, marzo 23, 2010

WE HAVE A DREAM

Da ANSA.IT
«La maledizione infortuni insegue la Juventus anche lontano dai terreni di gioco: Antonio Chimenti ha riportato infatti la frattura del quinto metacarpo della mano destra a seguito del pugno scagliato con rabbia sul tavolo dello spogliatoio appena dopo la sfortunata partita con la Sampdoria. Il portiere, dopo essere stato decisivo in tre interventi, ha commesso nel finale l'errore fatale alla squadra, sul tiro di Cassano. Chimenti sarà fuori almeno un mese ».

Se non fosse che la squadra è già a pezzi ci saremmo augurati di vedere altri seguaci di Antonio “Scevola” Chimenti… Grosso, Sissoko e lo stesso Diego, ad esempio, avrebbero potuto scalciare con violenza un paracarro o una colonnina SOS sulla Torino-Genova…

Ma il nostro sogno resta uno e uno solo: provate ad immaginare una scultura in marmo di Carrara raffigurante Pantaleo Corvino in dimensioni naturali... e adesso provate ad immaginare tre teste di cazzo…

PS: i nostri migliori auguri e la nostra incondizionata stima ad Antonio Chimenti.

giovedì, marzo 11, 2010

PROVACI ANCORA LAPO

Lapo Elkann ha spiegato cosi' il suo intervento maldestro che e' costato l’incontro ai Raptors:

«Da italiano speravo che vincessero i Raptors visto che in squadra hanno due miei connazionali, ho visto la palla venire verso di me e mi sono alzato per toccarla».

Subito dopo che ha toccato la palla cosa è successo?
«Mi hanno applaudito tutti i giocatori e i fan dei Lakers. Molti mi hanno avvicinato per stringermi la mano».

Calderon, il "Play" dei Raptors, è rimasto vicino a lei per qualche secondo, che cosa le ha detto?
Credo mi abbia detto «Ehi, che cosa fai? stiamo giocando una partita...».

La versione di Calderon:

«Stavo cercando di evitare che la palla uscisse, era lenta e ci ero quasi arrivato. Non avevo il possesso, ma mi stavo guardando intorno per cercare un compagno a cui passare il pallone. Poi è spuntato questo fan, che mi ha sorpreso».

E lei che che cosa gli ha detto?
«Provaci ancora e ti ritrovi il culo come una capanna…».

E lui?
«dove la giocate la prossima...?».

lunedì, febbraio 15, 2010

LA NOSTRA INCONTESTABILE OPINIONE

La nostra incontestabile opinione sul rigore per il fallo su Del Piero:
  • in campo nessuno si è accorto del fallo fuori area, prova ne è che nessun genoano si è lamentato; al contrario, il difensore greco del Genoa Papastathopoulos è stato gentilmente invitato dai suoi compagni a Davialkü...
  • per dirla come Alex... se errore c'è stato da parte dell'arbitro è di non aver ammonito il greco...
  • senza voler stravolgere le regole, ma c'è già chi lo ha fatto sdoganando gol di mano o con tre giocatori in fuorigioco di 3 metri, ci è sembrato molto più "da rigore" lo sgambetto maligno a Del Piero che il mani involontario di Aronica sul tocco del brasiliano Maicon da distanza ravvicinatissima. Per dirla tutta abbiamo avuto l'impressione che Maicon abbia mirato il braccio di Aronica di proposito e in un calcio etico ed ecosostenibile l'indossatore brasiliano avrebbe meritato un'ammonizione per gioco scorretto e antisportivo...

domenica, febbraio 14, 2010

martedì, febbraio 02, 2010

RADIO ANCH'IO SPORT

Lunedì mattina ore 9:00, sono in coda sulla tangenziale est di Milano, da quasi un’ora. Sto leggendo “Codici e Segreti” di Simon Singh. Sono a pagina 126, centoventisei pagine lette quasi interamente in tangenziale est. E' così che accorcio la coda... L'argomento, la macchina "Enigma", richiede più concentrazione. Poso il libro sul sedile di destra. Accendo distrattamente la radio. Faccio un po’ di zapping finchè mi imbatto sulla sigla, odiosa, di Radio anch’io Sport, un programma che "aborro"... la formazione è la solita: due tifosi romanisti a fare da conduttori e due opinionisti: uno è il giornalista sportivo più borioso d’Italia, quello che “io lo dissi in tempi non sospetti”, l'altro è un ex arbitro, uno che un lunedì mattina l’ho sentito fare ad un ospite una domanda comprensibile e quasi intelligente…
Il tutto condito da una falsità rivoltante… tutti a chiamarsi per nome come fossero amici da una vita... “Buongiorno Claudio” (Ranieri ndr.) …“Buongiorno Italo”… “Buongiorno Beppe” (Marotta ndr.)… “Buongiorno Paolo” … “Buongiorno Corvino”… ma che cazzo di nome è Corvino? No, Corvino è il cognome, il nome è Pantaleo… vabbè ma che cazzo di nome è Pantaleo?
Mi soffermo pochi secondi, giusto il tempo della presentazione degli ospiti: Martire Ranieri… spengo nauseato e riprendo “Codici e Segreti”…
Passano cinque minuti e sono ancora a pagina 126. Poso di nuovo il libro e riaccendo.
Figuriamoci se l’ex Martire perde occasione per fare la ruota: “mannò il merito è tutto dei ragazzi, io li ho solo aiutati a tirar fuori l’autostima” ... chissà, forse era rimasta bloccata in garage… e poi: “dopo 4 anni, con Spalletti, è normale che subentri un po' di assuefazione e che uno non ascolti più quello che dice l’allenatore” … una stronzata dietro l’altra, e grazie a Dio che hai coronato il sogno della tua vita. Via… raus… foeu di ball!
E’ il turno di Pantaleo. Gli chiedono di Cassano, gli chiedono se è vero che Cassano sia stato a un passo dalla Fiorentina e se l’operazione sia da considerarsi definitivamente sfumata. Qui incomincio a chiedermi come avranno fatto due "personcine per benino" come i fratelli Della Valle ad ottenere gli uffici di cotanta testa d'uovo… ma dura solo un istante, il ricordo di un pacco da 25 milioni riaffiora prepotente...
Spengo, e grazie a Dio adesso è finito anche "l'incubo tangenziale"...

sabato, gennaio 30, 2010

PRESENTAT'ARM A CIRO FERRARA

Per chi se lo fosse dimenticato:
Ciro Ferrara con la maglia bianconera ha giocato in totale 358 incontri: 253 partite in serie A segnando 15 gol; 26 in Coppa Italia; e 3 finali di Supercoppa, con 2 gol segnati; 74 incontri europei con 3 centri ed una presenza nella Coppa Intercontinentale.
Ha vinto sei scudetti (sette in carriera contando quello vinto col Napoli), una Coppa Italia, quattro Supercoppe d'Italia, una Champions League battendo in finale l’Ajax di Louis Van Gaal e segnando uno dei rigori decisivi, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intertoto dell'UEFA ed una Coppa Intercontinentale. Nella stagione 1996-1997 gli venne affiancato Paolo Montero con il quale per tanti anni ha formato una delle coppie di difensori centrali più forti al mondo.

Ma erano altri tempi, e soprattutto era un’altra Juve...

giovedì, gennaio 28, 2010

AAA... HARRY POTTER CERCASI

Ma davvero c’è qualcuno che pensa che sotto ognuno di questi tre si nasconda una specie di Harry Potter in grado di far scomparire pettinatori di bambole e minorati mentali, di tramutare bidoni in giocatori di calcio e di trasformare Vinovo in un paradiso dove i muscoli dei giocatori non si “elonghino” ad ogni cacata di passero?

domenica, gennaio 24, 2010

NOI STIAMO CON CIRO

Troppo facile farlo a pezzi adesso… noi l’abbiamo fatto all’inizio della stagione quando suo malgrado ha dovuto accettare la campagna acquisti e cessioni consumata dai minorati mentali di corso Galfer. Adesso stiamo con Ciro Ferrara contro tutti gli El Can, i Montezuma e gli Sblanc del mondo!

sabato, gennaio 16, 2010

ALEX, NON COSI'!

Inspiegabile a nostro avviso la decisione del giudice sportivo di non punire Alessandro Del Piero per il brutto intervento ai danni del difensore del Napoli Matteo Contini, negli ottavi di Coppa Italia.
La Juve non ha bisogno di aiutini e queste "sviste" da parte degli organi giudicanti non fanno che alimentare sospetti e rievocare fantasmi nelle "menti" dei nostri detrattori. Così si toglie solo credibilità allo sport più bello del mondo!
E poi, anche se fa male dirlo, un comportamento del genere da parte di Alex Del Piero, che è sempre stato un esempio di sportività cristallina, non ce lo saremmo mai aspettato! Infilare la nuca sotto i tacchetti dell'avversario... e allontanarsi a testa bassa facendo finta di niente, senza neppure chiedere scusa al povero Contini...

Davvero un bell'esempio per i giovani, lasciatelo dire caro Alex...!!!

giovedì, gennaio 14, 2010

LO SPACCONE

Walter Mazzarri schiera le seconde linee e consegna i quarti di Coppa Italia alla Juve (3-0 con Diego e doppio Del Piero). Aurelio De Laurentiis lascia imbufalito l’Olimpico. Panchina di Mazzarri in pericolo. Decisivo il prossimo turno di campionato in casa col Palermo. Ciro Ferrara in pole position per rilevare Walter Mazzarri. Ma c'è chi giura di aver visto Guus Hiddink uscire da una pizzeria di Marechiaro sotto braccio a Pierpaolo Marino pronto al gran rientro...