domenica, novembre 12, 2006

SMILE: IL FUTURO E' NERO

Questo in sintensi il senso delle parole di John Elkann detto Jaki dalle pagine di Repubblica di Sabato 11 Novembre in un articolo intitolato (purtroppo) "La Juve non è in vendita". Evidentemente gli strascichi dell'Assemblea degli Azionisti, durante la quale gli Elkann hanno scoperto di essere detestati dalla maggioranza dei tifosi, ha indotto Jaki ad avviare un'opera di ricostruzione della propria immagine.

Colui che i prezzolati giornalisti definiscono falsamente "il più bianconero della famiglia Agnelli dopo l'Avvocato e il dottor Umberto" (sappiamo tutti che il titolo spetta ad Andrea Agnelli) non ritiene che la Juve meriti di essere considerata una passione, ma semplicemente come un'azienda qualunque della galassia Fiat: "la parte affettiva è nella storia della società", ed ancora "la Juve è un'azienda e, come tutte le altre, ha i suoi piani di sviluppo in evoluzione".

Per ciò che concerne il futuro ed i piani che hanno in serbo per noi, di mettere le mani al portafoglio non se ne parla nemmeno. A precisa domanda Jaki risponde: "mi piace pensare di più ad un nuovo Bettega, ai ragazzi del vivaio". Ottimi propositi, ma avrebbe potuto risparmiarsi il riferimento a Bettega, membro eroico della Triade constantemente insultata dagli Elkann e richiamato in tutta fretta come consulente, quando anche i ciechi si erano accorti che la nuova dirigenza era completamente digiuna di competenze calcistiche. Comunque Jaki si affretta poi a minimizzare il ruolo di Bettega, umiliandolo con un secco "Bettega è un consulente speciale, non ha nessuna carica in società" (e ci pare di sentire queste parole pronunciate con il sibilo della lingua biforcuta del serpente...).

Sempre in tema di vivaio Jaki cita come un grande successo della nuova dirigenza i prodotti del vivaio Paro e Marchisio, ebbene nulla potrebbe essere più falso, il vivaio Juve è la vera opera maestra della Triade e di Moggi in particolare. Se per un certo periodo potremo vivere di questa rendita, non illudiamoci che gli inetti che ora comandano in Juve saranno capaci di continuare a costruire per il futuro.

A tranquillizzare noi tifosi ci sono infine due affermazioni che vogliamo sottolineare:
  • la prima riguarda il futuro di Buffon in merito al quale afferma "Sì, siamo in grado in fermarlo" (staremo a vedere, le voci che giungono da Milano sponda Cobolli/inter, sono altre)
  • la seconda riguarda il come farà l'azionista a costruire una grande Juve per il futuro, ebbene quì viene tirato in ballo Lapo che a suo tempo affermò che ai tempi della Triade ci mancava lo "Smile". La Jaki visione è questa: "Sì, aveva ragione".

In conclusione l'azionista non intende investire soldi nella Juve, continuerà a campare dell'eredità del vivaio di Moggi (finchè dura) sperando nell'emergere di qualche campione (per poi cederlo all'inter?) e , soprattutto, il successo verrà dallo "Smile" di Lapo!

Giudicate voi...

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