domenica, ottobre 22, 2006

TRIESTINA - JUVE (0-1)

La Juve porta a casa tre punti da Trieste nella sua peggior partita dal dopo guerra.

Si salvano in pochi: Gigi Buffon (di questo passo sarà difficile per chiunque strappargli il pallone d’oro...), Cristiano Zanetti (il gol è ancora suo: stesso tiro, dalla stessa zolla, nello stesso angolo, allo stesso minuto... della partita con il Treviso) e Pavel Nedved (autore dell’assist-gol). Gli altri galleggiano, per lunghi tratti affondano, poi riemergono ma non danno mai la sensazione di poter domare l’avversario. La Triestina se ne accorge e prova in tutti i modi a pareggiare. A onor del vero ci riesce al 36’ del 2° tempo, ma il Sig. Bergonzi, arbitro dell’incontro, annulla per un’irregolarità che finora le moviole non sono riuscite a dimostrare.

E da qui nasce una riflessione che avremmo voluto fare da tempo: c'è qualcuno che è riuscito a cogliere qualche segno di rinnovamento dopo la lapidazione della Juve e della Triade, giudicate dal tribunale interista come uniche responsabili di un calcio degenerato?

Via, siamo onesti e proviamo ad analizzare:
  • gli arbitri continuano a sbagliare, come e più di prima: vedi il fallo di mano in area di Samuel nella partita inter-Catania di domenica scorsa ignorato dal Sig. Mazzoleni che era li a due passi;
  • i giocatori a simulare, a fare gol con le mani e non ammetterlo, a insultare, tirare di gomito, sputare, tirare alle caviglie e dire “ ho preso la palla”, strattonare gli avversari;
  • gli allenatori a litigare con arbitri e assistenti, alludere ad intrighi internazionali al primo episodio sfavorevole, prendere a calci i secchi dei massaggiatori, tirare cazzotti alle protezioni in plexiglass delle panchine, fomentare la rabbia dei tifosi;
  • i giornalisti TV, o presunti tali (tutti prezzolati), a fare commenti che si rimangeranno con nonchalance dopo qualche secondo (non c’è categoria di “lavoratori” al mondo più fortunata di questi “signori” che può sbagliare a ripetizione senza mai pagare il conto), a delirare, a insultarsi, a insultare i giocatori, ad alimentare l'odio e la violenza dei tifosi (citiamo a caso alcuni “campioni”: Corno, Viglino, Rossi, ma potremmo riempire l’intera pagina);
  • i telecronisti "sportivi", maestri del pettegolezzo, a sperare in una smorfia del “sempre sostituito” Del Piero mentre esce dal campo (6 su 7);
  • le moviole a dare giudizi di parte, come la “dotta” moviola di Controcampo che domenica scorsa, nel tentativo di convincerci che i falli dell'inter non sono falli, ha introdotto dei principi di biomeccanica applicata ai falli di mano in area dell'interista Samuel…;
E per finire, dov'è questo atteso rinnovamento se Piagnisteo Mancini, Re Mida a rovescio degli allenatori, continua a trasformare i campioni in brocchi, mentre via dall’inter i giocatori da esso-stesso-medesimo considerati brocchi diventano campioni?

Per la cronaca: con la vittoria di Trieste la Juve passa a +2 in classifica, con un distacco di 16 punti dalla capolista Genoa e con una partita da recuperare (contro il Brescia, mercoledì 1 novembre).

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