lunedì, gennaio 22, 2007

NELL'ALLEGRA FATTORIA

Immaginate se potete la campagna piemontese, immaginate se potete una villa signorile con annesso cascinale, immaginate se potete la corte con tutti gli animali che conducono una vita serena ignari della loro condizione...di animali.

E adesso tutti insieme: nell'allegra fattoria iha iha oh, c'è un ram Pollo che è una zia iha iha oh, ci sono i Conigli, Gigli, Gigli Gigli...c'è il fiol d'un can, Elkann, Elkann Elkann...

Vi chiederete perchè abbiamo scelto un tema così agreste e qual'è il nesso con la nostra amata Juve? Anche se a prima vista non appare evidente, il nesso c'è, eccome. I veri tifosi Juventini sono infatti impegnati in una battaglia quotidiana contro le creature animalesche che comandano oggi in Juve e contro i loro servi altrettanto animaleschi.

Nel bestiario della Juve figurano infatti i ram Polli (con e senza occhiali), i Conigli della varietà Gigli (quelli senza palle), le Troie (nome comune della femmina di maiale, nome scientifico Donato Broco), gli Asini di antica stirpe (razza Zaccone, in via d'estinzione per raggiungimento dei limiti d'età). Oggi però vogliamo mettere sotto la lente anche altri animaletti che scorazzano felici in mezzo a cotanti mostri, si tratta di un gruppo eterogeneo ma caratterizzato dall'assenza di palle. Ci sono delle gallinelle e delle ochette, ma anche tanti bei coniglietti, tutti che strisciano felici all'ombra del potere. Per lo più costoro svolgono attività giornalistica quando assumono sembianze umane, per tutti però il destino è lo stesso: slappare Lapo.

Infatti solo così si possono spiegare gli articoli sempre più numerosi che, sull'onda dell'ira dei veri tifosi, lanciano velati attacchi contro i boia della Juve, premurandosi però di mirare sempre a lato del bersaglio e facendo finta che le comparse siano i veri attori.

Ultimamente abbiamo assistito ad un crescendo di critiche verso il Bianconiglio Giglio, che ha la colpa di essere interista (e non è una battuta, ma una sacrosanta verità), ma che non si è autonominato Presidente della Juve. Nessuno però osa attaccare i veri responsabili di questo scempio, ovvero i fratelli Elkann.

Ultimo in ordine di tempo è Christian Rocca, capacissimo giornalista torinese che lancia un'accorata arringa con tanto di corretta analisi sul come è stata distrutta la Juve, ma che finge di non accorgersi che i veri responsabili sono Jaki e Lapo Elkann. Anzi, solo alcune settimane addietro Rocca parlava di Lapo come del "grande Lapo" "primo tifoso delle Juve", speriamo solo che nel leccare cotanto culo il Christian non si sia beccato qualche brutta malattia.

L'articolo è peraltro meravigliosamente scritto, per interpretarlo correttamente però bisognerebbe sostituire sempre la parola "Cobolli" con la parola "Lapo". Riteniamo che il povero Rocca da Torino non possa fare di più per non subire rappresaglie, allora ci pensiamo noi, voce della libertà in un paese non libero, a rimettere le cose a posto riproducendo alcuni passaggi tradotti dell'articolo di C. Rocca apparso oggi su Il Foglio:

"Un vecchio adagio dice che domandare è lecito, rispondere è cortesia. Dopo quasi due mesi di silenzio da parte di Jaki e Lapo Elkann, mi sa che la cortesia di rispondere a una domanda semplice semplice - quanti scudetti ha vinto la Juve 27 o 29? - non rientri nell'operazione simpatia (verso i tifosi interisti) avviata con successo dalla nuova dirigenza Juventina. Mi chiedo come mai Jaki e Lapo Elkann non abbiano sentito il dovere di smentire il giornale di famiglia La Stampa, che avrebbe visto il loro servo Conigli Gigli, applaudire in Lega la consegna della coppa dello scudetto a Massimo Moratti. Mi chiedo ancora perchè non rivendichino gli scudetti sottratti. Abbiamo visto tutti che la Juve non s'è difesa. Abbiamo visto tutti la liquidazione degli uomini di Umberto Agnelli da parte dei perfidi Elkann. Abbiamo visto tutti che la Juve ha chiesto di essere condannata, malgrado non ci fosse uno straccio di prova come aveva scritto la procura di Torino. Abbiamo visto come è stata fatta cassa, smantellando la migliore squadra degli ultimi 15 annni. Per acquisire un minimo di credibilità per il futuro e fidarsi, nonostante i pessimi progetti industriali di uno che di calcio non capisce nulla come Jean Claude Blanc, basterebbe che Jaki e Lapo Elkann rispondessero "29 scudetti grazie a nostro zio e a nostro cugino, l'unico in famiglia con un cervello integro" alla mia domanda facile facile. E poi li rivendicassero uno per uno, mostrandoli sulla divisa, in sede e allo stadio."

Quanto sopra è il Rocca riveduto e corretto. Da parte nostra Juventiniveri preferisce chiedere ai perfidi Elkann: ma perchè non vi togliete dalle palle e cedete la squadra ai veri tifosi?

Per correttezza nei confronti del grande Christian Rocca aggiungiamo un link verso il suo splendido articolo originale, così che ognuno di voi possa formarsi la propria opinione

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