Sette su sette perchè concordiamo su tutti i punti toccati dal Prof. Paolo Bertinetti in un intervento pubblicato oggi da Tuttosport in prima pagina; un intervento che passa di diritto dal "back stage" della nostra rassegna stampa alla ribalta di Juventiniveri. Eccolo:
Anno nuovo vita nuova. Sarà bene, però, che i tifosi juventini tengano bene in mente alcuni punti fermi del 2006 affinché il 2007 sia davvero vita nuova, dando, beninteso, il loro sostegno totale alla squadra, ai suoi giocatori, al suo allenatore.Il Prof. Paolo Bertinetti è ordinario di Letteratura Inglese all'Università di Torino
- L’ultimo scudetto vinto dalla Juventus, nell’anno 2005/06, è il ventinovesimo. La revoca è un’ingiustizia che va riparata. Chiunque riuscirà a rivolgersi a un tribunale e a dei giudici degni di questo nome per chiedere che venga ristabilita la verità, dovrà avere il pieno appoggio dei tifosi. L’inter dovrà accontentarsi di quello che le vogliono regalare nel 2006/07 con il campionato più falsato del mondo.
- Delle squadre indagate solo la Juve è andata in B, grazie a una sentenza dettata dal linciaggio di giornali e Tv. Il designatore Bergamo continua a dire che le stesse telefonate per cui la Juve è stata condannata le facevano TUTTE le squadre importanti, comprese quindi l’inter dei passaporti falsi e la Roma. Borrelli però non indaga, e i giornali fanno finta di niente.
- Il tempo del masochismo per cui ci si dichiara colpevoli di tutte le colpe è finito. Non ha prodotto simpatia (vedi le accoglienze “preventive” a Napoli, Genova, Bologna) né buoni rapporti con i media che continuano a minimizzare i torti subiti dalla Juve e a dilatare a dismisura i pochi errori a favore. La Juve va tutelata con forza, il nemico non sta al proprio interno (questo, caro Prof, è l'unico particolare su cui non concordiamo... ndr.) o nel proprio passato.
- La Juventus non può essere una squadra di media classifica, che al massimo lotta per l’ultimo posto in Uefa. La Juventus può essere solo una squadra che lotta comunque per lo scudetto. Altrimenti non è più la Juventus.
- Il catalogo è questo: l’estate scorsa, la società ha venduto sette campioni, Cannavaro, Emerson, Thuram, Zambrotta, Mutu (cannoniere della Fiorentina) e, nientemeno che all'inter, Vieira e Ibrahimovic. E ha comprato Boumsong. Inoltre Buffon, Camoranesi e Trezeguet, per restare ancora, vogliono garanzie, cioè una squadra di vertice.
- I giovani sono la bella novità della Juve 2006, frutto di dieci anni di accorto lavoro. E' essenziale che il vivaio sia mantenuto a questo livello di competenza, investimenti, organizzazione. I giovani, valorizzati da Deschamps un po’ per convinzione e un po’ per le circostanze, vanno tenuti.
- Ma il vivaio non può essere la sola fonte cui attingere per fare una grande squadra. Questo significa che la proprietà dovrà essere pronta a investire parecchio, come minimo 200 milioni di euro, sperando che sappia spenderli bene. Una Juventus mediocre alla Fiat non servirebbe comunque: farebbero meglio a vendere. Altrimenti una bella soluzione, basata sull’apporto dei tifosi, potrebbe essere quella dell’azionariato popolare modello Real Madrid, con una Presidenza forte, legata alla tradizione degli Agnelli.