Ci piacerebbe aprire questa lettera aperta con ben giustificate invettive, ma sarebbe troppo facile, allora vogliamo ripercorrere alcune delle tappe salienti del nostro calvario così che quando le invettive arriveranno, saranno ancor più giustificate.
Tutto inizia con una società formata da persone con intelligenza, competenza professionale, passione e forza di volontà. Presieduta dal grandissimo Umberto Agnelli (succeduto al fanfarone padre di Montezemolo) e coadiuvato da Moggi, Giraudo e Bettega. Sulla panchina siedono i due più grandi allenatori di tutti i tempi, vincitori di scudetti in tutti i campionati più difficili del mondo e trionfatori con le nazionali italiana ed inglese. In campo scendono ne più ne meno che i campioni del mondo 2006. Negli anni precedenti hanno anche vinto la Champions e raggiunto più volte la finale (alla faccia dell'inter che in campo internazionale non riesce a corrompere gli arbitri come fa in Italia).
Purtroppo Umberto muore e come in una faida medievale il figlio del fanfarone ed i nipoti del fanfarone organizzano un colpo di stato per estromettere il cugino Andrea dalla successione, l'operazione viene svolta con la collaborazione di Tronchetti Provera, Moratti e Prodi che ricorrono a mezzi illegali coperti da finti suicidi (reali omicidi) quando la verità rischia di venire a galla. Mentre la Vecchia Signora attirata in un vicolo oscuro viene pugnalata a morte dagli sbirri interisti, Montezumolo ed i perfidi cugini El Can che lì l'hanno attirata, assistono in silenzio alla scena (ricordate le società che non si difende e l'Avvocato cazzone che si autoaccusa?).
Ora che sono padroni del campo, mossi dalla gelosia nei confronti di Andrea, si accingono a dimostrare che anche loro sono capaci e non sono dei coglioni come tutti pensano, ma ahinoi i fatti dimostrano il contrario.
In perfetto stile salottiano savoia si contornano di finti nobili e pseudo ermafroditi, che si distinguono per la parlata sofisticata caricaturale (Conigli Gigli ne è l'esempio perfetto, ci ricorda alcuni personaggi di "una vita difficile" con Albertone Sordi - vedasi la scena della cena per ascoltare i risultati del referendum monarchia-repubblica), ma che sono completamente privi di contenuti quali l'intelligenza e la competenza. Così mentre zio Montezumolo consegna il giocattolo Juve ai nipotini El Can, che si dilettano a giocare con le bambole ed i trans, la squadra viene affidata ad un'accozzaglia d'inetti che fa rabbrividire. Oltre al nobil Conigli, viene chiamato certo Blanc de Sblanc che si distingue per essere un mercenario dal passato tennistico (però con un ascent franscese che fa molto sofistiqué, ma quant'è carino), che procede insorabilmente a regalare i pezzi più pregiati all'inter (Ibra e Vieira) ed a buttare alle ortiche tutto il vivaio. In tre anni percontro acquista a peso d'oro giocatori negati che mai scenderanno in campo. Ciliegina sulla torta è martire Ranieri uno nato perdente, ma così perdente che non ci divertiamo nemmeno ad insultarlo.
Eccole cari amici le radici del disastro, che si basano tutte su fatti concreti figli dell'incapacità della dirigenza. Come vedete il problema (e la soluzione) sta sempre nel manico, pertanto v'invitiamo ad unirvi a noi nel reclamare giustizia ed un futuro migliore: VIA GLI ELKAN DALLA JUVE !!!