Precisiamo che è la prima volta e probabilmente anche l'ultima, ma vogliamo ritornare sull'argomento troppo velocemente sorvolato dell'intervista rilasciata da Lapo al New York Times alcuni giorni fà.
In quell'ormai nota intervista il Ram Pollo affermò, tra le tante cazzate, due cose degne di nota: la prima è "una settimana prima dell'incidente avevo litigato con l'allora Direttore Generale della Juventus" (Luciano Moggi n.d.r.), e la seconda è che Moggi sfruttò l'occasione per screditare Lapo inviando un fotografo sulla scena "come si spiega che c'era già un fotografo ad attendermi in ospedale quando sono arrivato in ambulanza?".
Oggi intendiamo rendere onore a Lucianone riconoscendo che effettivamente Moggi, il resto della Triade e Capello erano accomunati dal giusto disprezzo verso i perfidi El Can, i quali a loro volta erano (e sono) lividi di odio ed invidia nei confronti dei già citati eroi della Juve, nonchè nei confronti del cugino Andrea Agnelli, reo di essere l'unica persona normale e dotata di cervello dell'ultima generazione di pecore (pardon agnelli).
Ora torniamo per un attimo agli ultimi momenti che precedono l'omicidio della Vecchia Signora e guardiamoci intorno; la situazione è tesa, la morte di Umberto Agnelli ha rotto gli equilibri del potere in seno all'impero Agnelli, in FIAT come in Juve gli Elkann sgomitano per recuperare le posizioni perse con l'avvento del capacissimo Umberto che aveva brillantemente rimesso in funzione la società distrutta dalla gestione del sopravvalutato fratello Gianni. In FIAT il colpo di stato è velocemente consumato con la liquidazione dell'Ing. Morchio (artefice dall'attuale buon momento di FIAT Auto!), ma è Andrea brillante figlio di Umberto la loro ossessione.
Polli e Ram Polli sfruttano la vetrina mediatica offerta dalla FIAT e si pavoneggiano incessantemente in orrende felpe negli uffici di casa FIAT, John Elkann lascia per alcuni momenti la sua collezione di bambole per accasarsi in matrimoni più o meno di facciata.
La Juventus ripetiamo è l'opera maestra di Umberto Agnelli, da anni invincibile ed economicamente floridissima senza mai ricorrere all'aiuto della famiglia (anzi per risanare i disastri economici di Gianni, la Juve viene quotata e versa fior di milioni nelle casse dell'Ifil), ridicolizza il confronto con la Juve perdente di Gianni Agnelli e del figlio prediletto (non diteci che non lo sapevate) Luca Cordero di Montezuma.
In tanti hanno già provato a distruggere questa "Juve dei Giusti" senza riuscirci mai, da anni registrazioni illegali ordinate da Tronchetti Provera giacciono inutilizzate ed inutilizzabili nei cassetti. Sono centinaia di registrazioni che non dicono e soprattutto non provano nulla dal punto di vista giuridico. Tra le migliaia di registrazioni ad oggi non vi è una sola telefonata registrata tra Moggi e l'arbitro De Santis (che secondo l'opinione pubblica avrebbe parlato quotidianamente con Moggi!), inoltre tra le centinaia di telefonate che il designatore degli arbitri Bergamo afferma di ricevere sul suo telefonino, vengono registrate solo quelle di Moggi e non quelle di Facchetti che, sempre secondo Bergamo, era "quello che si lamentava più di tutti".
Lapo Elkann nei suoi deliri di marketing, il cervello annebbiato da micidiali cocktails di droghe, sogna di essere l'uomo immagine della Juve e reclama un ruolo attivo. Ruolo che ovviamente gli viene negato dalla Triade che si stringe attorno ad Andrea. E' a questo punto che nelle menti criminali dei Ram Polli nasce il progetto dell'omicidio della Juve. Per soddisfare il loro sogno di potere egemonico sfruttano le connessioni politiche dello zio Montezumolo, il quale li aiuta a formare un'alleanza satanica con il nemico numero uno della Juve: l'inter, una squadra che ha potentissime connessioni politico-economiche con il nuovo governo.
Il bestiale connubio di faida familiare, politica paracomunista (asse Guido Rossi - DS e partiti comunisti), oligarchie economiche figlie dei petrodollari (Moratti - Saras) e della politica (Tronchetti - Telecom), porta all'infame verdetto: "la Triade deve morire" (e con essa la Juve vincente di Umberto ed Andrea Agnelli).
Il resto è storia nota, la Juve dei Giusti regala all'Italia il suo capolavoro più bello vincendo i Campionati Mondiali di Germania 2006 nel momento in cui è già avviata verso il patibolo. La Triade viene uccisa, l'onore degli Juventini di tutti i tempi infangato, una giustizia farsesca da terrore stalinista miete vittime innocenti e celebra eroi di carta (vedasi scudetto assegnato agli assassini interisti) e il sangue, quello vero di dipendenti Telecom "suicidati", viene versato per nascondere l'illegalità del sistema d'intercettazioni di Telecom e dei connubi con la dirigenza del tandem Telecom/inter.
I tifosi veri, soffrono nel totale silenzio dei nuovi potenti di casa FIAT, i fratelli Elkann. Essi non muovono un dito per impedire l'eccidio, non muovono un dito per difendere l'onore della società, non muovono un dito per reclamare gli scudetti vinti sul campo, per un motivo molto semplice: sono ideatori e complici di questo crimine! C'è di peggio, ogni volta che Lapo apre la bocca, lo fà per criticare la Triade e per appoggiare le tesi interiste!
Dulcis in fundo, per ripagare i loro complici interisti nominano un Presidente interista doc come Conigli Gigli e "girano" agli stessi i migliori giocatori; Ibrahimovic e Vieira (quest'ultimo preferiva tornare in Inghilterra, ma viene obbligato ad accettare l'inter). Lo scempio non è maggiore solo perchè alcuni giocatori scappano all'estero pur di non passare al nemico e perchè altri vengono promessi nel futuro per calmare la piazza, vedasi il caso Buffon, promesso a Moratti già a settembre 2006.
Per questo caro Luciano non possiamo crederti quando affermi di essere sempre stato un buon amico di Lapo, da troppo tempo ci siamo accorti di come sono andate realmente le cose. Il fatto che Lapo ti odi ti rende onore, il fatto che forse tu abbia gettato benzina sul fuoco del vilipendio dello scellerato Lapo ti rende ancora più grande ai nostri occhi.
Per sempre ameremo la Juve e di conseguenza disprezzeremo gli Elkann.