"Guarda come pompa il pippero", diceva così una mitica canzone di Elio e le Storie Tese, mentre il coro delle Voci Bulgare accompagnava a capella.
Nel caso specifico il Pippero ha un nome ed un cognome, si tratta der gongolo de borgata Ranieri Claudio. Colui che non fa male, ma non fa bene, non è antipatico, ma non ti sta simpatico, non è un inetto, ma non è competente, non arriva ultimo, ma non arriva mai primo...insomma un PIPPERO.
In sottofondo il coro di eunuchi in falsetto guidato da Conigli Gigli è composto dal CdA della Juve e accompagna le prestazioni pietose autoelogiandosi.
Noi siamo, come sempre, fuori dal coro ed oramai nauseati, non dalle sconfitte e non dai punti che ci separano dall'inter, ma dal modo con il quale ci siamo arrivati.
Siamo disgustati dalle campagne acquisti che sono servite solo a rimpinguare i conti neri di Sblanc, siamo disgustati dalla società che finge di non accorgersi che i tribunali non riescono a trovare colpe per Moggi, siamo disgustati dar Gongolo de noiartri che continua a fare il Pippero tutte le settimane mentre noi scivoliamo inesorabilmente verso una lotta disperata per entrare di diritto in Champions. Nel frattempo Ibra tiene a galla l'armata Brancamourinho che nonostante i furti e la corruzione arbitrale, senza Ibra non riuscirebbe a combinare un cazzo.
Ibra e l'inter, ovvero il capolavoro dei perfidi cugini El Can.