martedì, marzo 23, 2010

WE HAVE A DREAM

Da ANSA.IT
«La maledizione infortuni insegue la Juventus anche lontano dai terreni di gioco: Antonio Chimenti ha riportato infatti la frattura del quinto metacarpo della mano destra a seguito del pugno scagliato con rabbia sul tavolo dello spogliatoio appena dopo la sfortunata partita con la Sampdoria. Il portiere, dopo essere stato decisivo in tre interventi, ha commesso nel finale l'errore fatale alla squadra, sul tiro di Cassano. Chimenti sarà fuori almeno un mese ».

Se non fosse che la squadra è già a pezzi ci saremmo augurati di vedere altri seguaci di Antonio “Scevola” Chimenti… Grosso, Sissoko e lo stesso Diego, ad esempio, avrebbero potuto scalciare con violenza un paracarro o una colonnina SOS sulla Torino-Genova…

Ma il nostro sogno resta uno e uno solo: provate ad immaginare una scultura in marmo di Carrara raffigurante Pantaleo Corvino in dimensioni naturali... e adesso provate ad immaginare tre teste di cazzo…

PS: i nostri migliori auguri e la nostra incondizionata stima ad Antonio Chimenti.

giovedì, marzo 11, 2010

PROVACI ANCORA LAPO

Lapo Elkann ha spiegato cosi' il suo intervento maldestro che e' costato l’incontro ai Raptors:

«Da italiano speravo che vincessero i Raptors visto che in squadra hanno due miei connazionali, ho visto la palla venire verso di me e mi sono alzato per toccarla».

Subito dopo che ha toccato la palla cosa è successo?
«Mi hanno applaudito tutti i giocatori e i fan dei Lakers. Molti mi hanno avvicinato per stringermi la mano».

Calderon, il "Play" dei Raptors, è rimasto vicino a lei per qualche secondo, che cosa le ha detto?
Credo mi abbia detto «Ehi, che cosa fai? stiamo giocando una partita...».

La versione di Calderon:

«Stavo cercando di evitare che la palla uscisse, era lenta e ci ero quasi arrivato. Non avevo il possesso, ma mi stavo guardando intorno per cercare un compagno a cui passare il pallone. Poi è spuntato questo fan, che mi ha sorpreso».

E lei che che cosa gli ha detto?
«Provaci ancora e ti ritrovi il culo come una capanna…».

E lui?
«dove la giocate la prossima...?».